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Fase 2: domani o lunedì Conte annuncerà i dettagli. Sì a cene a casa tra amici ma con limiti

Dal 4 maggio un primo passo verso la normalità e dall’11 potrebbe esserci il via libera ai negozi, con garanzie di protezioni e obbligo di distanziamento

Sia chiaro: niente feste affollate o cene con tante persone, come accaduto fino ad inizio marzo, perché il Coronavirus è sempre in agguato e non va dimenticato. Ma da lunedì 4 maggio si potrà almeno ricominciare ad invitare amici e parenti a casa, anche senza motivi di urgenza. Di fatto un passo parziale al ritorno alla normalità (ma per quello purtroppo ci vorranno mesi per essere ottimisti) su cui ieri si è discusso nella riunione a Palazzo Chigi, terminata a tarda notte. Domani o Lunedì il premier Giuseppe Conte, illustrerà i dettagli della Fase 2 agli italiani.

RESTARE A DISTANZA. Seppur ci si potrà vedere in una casa tra amici, lo si potrà fare per delle chiacchiere, bere qualcosa assieme, ma anche mangiare in poche persone. Ovviamente non sarà consentito organizzare cene affollate o feste, ma tornerà ad essere possibile trovarsi, cosa che ad oggi è la conquista fondamentale di una persona. Dunque la Fase 2 continuerà a mantenere al centro una sostanziale linea di prudenza, per non rischiare di compromettere i sacrifici fatti da quasi tutti gli italiani in questa fase di lockdown.

Ma almeno le maglie cominceranno ad allentarsi anche sui rapporti personali, oltre che su quello che riguarda la ripresa delle attività economiche. Conte ha provato a resistere al pressing di imprenditori e Governatori, che avrebbero anticipato la riapertura di alcuni settori a prima del 4 maggio. Invece, le deroghe contemplate dal suo Governo sarebbero limitatissime e riguarderebbero (il condizionale è ancora d’obbligo) le aperture da lunedì 27 delle attività dei cantieri e dell’edilizia pubblica.

TRE DATE. Il 4 maggio dovrebbero ripartire il settore manifatturiero e tessile, costruzioni e commercio all’ingrosso, attività segnalate come le meno a rischio dalle tabelle Inail. Dall’11 invece ci potrebbe essere li via libera ai negozi, sempre con garanzie di protezioni individuali e obbligo di distanziamento tra clienti. Bar e ristoranti riapriranno solo per ultimi, inizialmente limitandosi al servizio di asporto, per poi tornare alla normale attività con un numero ristretto di clienti per volta. Infine Musei, biblioteche e siti archeologici potrebbero l’ok il 18 maggio, mentre per cinema, teatri e concerti, ha puntualizzato il ministro del Turismo Dario Franceschini (LEGGI QUI) in un’intervista a Repubblica.

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