La probabile ripresa delle ostilità suscita ulteriori e lecite proposte da parte delle varie figure addette ai lavori
Non solo i calciatori. Anche gli steward, tra i responsabili della sicurezza negli stadi, chiedono tutele nel caso in cui il pallone tornerà a rotolare nei campi di gioco.
Il presidente dell’Andes (Associazione Nazionale Delegati della Sicurezza) Ferruccio Taroni, ha dichiarato: “La sicurezza sanitaria nel caso in cui riparta il campionato deve essere garantita per tutte le figure professionali, dai calciatori fino agli addetti con contratti precari. Un match a porte chiuse non coinvolge soltanto i 22 giocatori in campo, ma anche circa 300 operatori che lavorano per quello stesso match”.