Nell’isola hanno perso la vita causa epidemia due anziani di Ossi ma morti a Sassari e una donna di Gonnosfanadiga. A stasera il numero dei deceduti è di 96
Tre giorni senza vittime in Sardegna, poi purtroppo il numero è risalito, Ieri il dato della Regione annunciava di 7 deceduti, oggi di altri 3 e numero drammatico alle 18 che parla di 96 in totale dall’inizio del Coronavirus. A perdere la vita due anziani di Ossi, che erano ospiti della casa di riposo Villa Gardenia (dove è scoppiato il focolaio), morti in ospedale a Sassari, e una donna di Gonnosfanadiga. Degli 11 nuovi casi di contagio accertati più della metà (ovvero 6) sono nel Sassarese, che resta ancora la provincia più colpita, con 804 positività. Due nuovi invece nella città metropolitana di Cagliari. Nessun nuovo caso registrato a Nuoro (74 in totale) e Oristano con 52. 1000 i tamponi fatti: il massimo mai effettuato in una sola giornata nella nostra regione.
I DATI AGGIORNATI ALLE 18 FORNITI DALLA REGIONE SARDEGNA
ITALIA. Il bollettino nazionale della Protezione Civile riportano un calo delle persone ricoverate. Infatti in terapia intensiva si trovano 2.384 persone, 87 meno di ieri. Ancora ricoverate con sintomi 23.805 persone (– 329 nelle ultime 24 ore) mentre, in isolamento domiciliare ci sono 81.510 persone (+ 406). Purtroppo, nonostante il segno – di 97, nelle ultime ventiquattr’ore sono morte 437 persone, come riportato sopra 3 in Sardegna, arrivando a un totale di decessi nell’intera nazione, di 25.085. Fa sperare il numero dei guariti, che a stasera sono raggiungono quota 54.543, per un aumento in 24 ore di 2943 unità, il più alto da inizio epidemia (ieri erano state dichiarate guarite 2.723 persone).
CONTAGIO ANIMALI. Attraverso una nota stampa l’Istituto Superiore della Sanità, attraverso una nota stampa, ricorda che i nostri amici da compagnia in casa possono essere esposti (seppur in maniera parziale) attraverso l’infezione con persone infette in ambito domestico, al Covid-19. Va scritto che, allo stato attuale, non esistono che cani o gatti, svolgano un ruolo epidemiologico nella diffusione del virus. Tuttavia proteggerli con precauzioni per un accadimento sicuro, è necessario, ancor più se in casa vi è una persona contagiata.
UEFA. Il massimo organismo del calcio in Europa ha tenuto a precisare nel pomeriggio che “L’OMS non ha mai raccomandato la sospensione fino al 2021. Al contrario – si legge nel testo diffuso – insieme alle 55 federazioni partecipanti in video conferenza, sta discutendo le modalità di ripresa dei campionati di calcio nazionali, in accordo con quelli che sono i protocolli sanitari”.