Non arrivano buone notizie per una parte di italiani in sofferenza per l’epidemia e costretti a stare a casa e non lavorare come disposto da restrizioni
L’atteso decreto economico di aprile, promesso dal premier Giuseppe Conte prima della Santa Pasqua slitta ancora, almeno fino a fine mese. Dunque una nuova iniezione di liquidità nelle tasche degli italiani, non arriverà prima di metà maggio. A non essere ancora pronta (come ricordano alcune agenzie di stampa nazionali) è la lettera con cui il governo chiederà al Parlamento un nuovo scostamento di bilancio. Passaggio fondamentale, questo, per avere l’autorizzazione a coprire in deficit le misure previste dal decreto, che dovrebbero aggirarsi intorno ai 70 miliardi.
Il Consiglio dei ministri che avrebbe dovuto approvarla e inoltrarla alle Camere, sembra infatti destinato a riunirsi non prima di mercoledì e quindi non domani. Insieme allo scostamento di bilancio, poi, dovrebbe essere approvato anche il nuovo Def, che dovrà inquadrare la situazione economica alla luce dell’emergenza coronavirus. E il doppio intervento sembra stia rallentando oltre le previsioni i lavori del ministero dell’Economia.
MEF. “All’interno del decreto di aprile, oltre al rifinanziamento delle misure previste dal decreto di marzo, compresa la cassa integrazione, dovrebbero essere inserite misure per badanti e colf, per i lavoratori in nero e per chi – spiegano dal Mef – è rimasto escluso dal decreto di marzo”. Infine è allo studio una forma di sostegno al turismo interno, la costituzione di una riserva per garantire i prestiti alle imprese e bonus per famiglie con figli.