L’ex fantasista e poi anche allenatore dei rossoblù sotto la gestione Giulini è stato ospite di Sky Sport dove ha parlato anche dell’epidemia Coronavirus
Dalla sua Oliena Gianfranco Zola, che in questo momento vuole essere accanto ai suoi cari, ha parlato di vari argomenti dall’epidemia al Coronavirus ai suoi trascorsi da giocatore nel Napoli, nel Parma e soprattutto Cagliari, dove è stato per qualche mese anche allenatore, dopo l’esonero di Zeman nella stagione 2014/2015. “Giocare nel Cagliari è stata una delle esperienze più belle mai fatta. Quando l’ho fatta, temevo che non potesse essere come avrei voluto. Avevo 36 anni e un po’ di riserve. Invece sono riuscito a dare un contributo grazie a un gruppo fantastico. Ho giocato e incontrato tanti giocatori fantastici. Le altre esperienze? A Napoli ero compagno di Diego Maradona, giocatore di un livello inavvicinabile per chiunque. Da avversario dico senza dubbio Ronaldo il Fenomeno. Se era in giornata era impressionante. Un’altra categoria, per capacità fisiche e tecniche. Fra gli italiani, Maldini, Baggio e Baresi”.
DIFFERENZE SERIE A PREMIER LEAGUE. “Rispetto agli anni ’90 i rapporti sono invertiti. In Inghilterra ci sono tantissimi calciatori che potrebbero fare la differenza. Basti considerare cosa ha fatto Lukaku. In questo momento tutti i calciatori vogliono andare in Inghilterra piuttosto che lasciarla, perché è considerato il campionato migliore d’Europa a livello tecnico ed economico. Oggi la Premier League è un punto d’arrivo”.
CORONAVIRUS. “Viviamo un momento di difficoltà e il calcio come tutte le aziende paga. Ho provato a capire come possa evolversi la situazioni, ma faccio fatica a capire gli effetti e la portata del Covid-19 sul calcio – ha concluso Zola – L’iniziativa della Juventus mi sembra nobile. Occorrerà considerare molte cose, lo trovo un gesto giusto”.