Il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia ha confermato le indiscrezioni di questi giorni sulla prossima mossa del Governo a Sky Tg 24
Ospite di Maria Latella a SkyTg24, il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia ha confermato che le attuali misure restrittive in atto per l’epidemia Coronavirus verranno confermate dal Premier Giuseppe Conte, oltre il termine inizialmente previsto di venerdì prossimo 3 aprile “I tempi li deciderà, come è sempre accaduto, il Consiglio dei Ministri sulla base di un’istruttoria che fa la comunità scientifica. Penso che in questo momento parlare di riapertura sia inopportuno e irresponsabile. Tutti noi vogliamo tornare alla normalità, ma prima dobbiamo riaccendere un interruttore per volta”.
REGIONI E POLEMICHE. “Se l’autonomia è sussidiarietà è un conto – ha proseguito Boccia – se l’autonomia è però fare da soli perché si pensa di fare meglio la risposta è no perché crolli. Nessuna Regione ce l’avrebbe fatta da sola, sarebbero crollate tutte. L’organizzazione sanitaria è regionale ma se non ci fosse lo Stato non ci sarebbe quasi nulla se non le cose che erano nei depositi, anche abbastanza modesti e piccoli sui territori”. Dichiarazione per nulla piaciuta al Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, il quale ha risposto al Ministro per gli Affari Regionali così: “Invito a fare il ragionamento inverso. Quale sarebbe la situazione nel Paese se le Regioni non avessero fatto fronte alla emergenza anche nella fase della sottovalutazione del rischio che ha attanagliato il Governo per giorni e giorni? Basti pensare che in Lombardia abbiamo attivato quasi 1000 terapie intensive da destinare all’emergenza e stiamo lavorando a tutto campo anche per ci che riguarda le altre necessità Come ad esempio il reperimento di mascherine e di ventilatori. A breve supereremo la difficoltà in tutta Italia per l’assenza delle mascherine“.