Gara difficile a Mosca per i bianconeri risolta nel finale. A San Siro primo punto per i bergamaschi che impongo l’1-1 alla squadra di Guardiola
Dopo il brutto ko per 3-2 dell’Inter in casa del Borussia Dortmund e il pareggio casalingo del Napoli, 1-1 contro il Salisburgo, stasera in campo per la quarta giornata le altre due nostre rappresentanti nella fase a gironi. Vediamo come è andata:
LOKOMOTIV MOSCA-JUVENTUS 1-2. Con ancora negli occhi la rimonta dello Stadium all’andata con la doppietta di Dybala bravo nel togliere le castagne dal fuoco, i bianconeri hanno affrontato i russi sul loro terreno di gioco e l’inizio subito positivo. Al 3’ gran punizione di Ronaldo, che impegna Guilherme alla difficile deviazione. Il portiere perde la palla che si insacca alle sue spalle, con il tocco decisivo di Ramsey. Il vantaggio bianconero resiste fino al 12’, ovvero fino a quando Miranchuk, servito da Rybus spizza di testa colpendo il palo, sulla respinta lo stesso giocatore infila Szczesny. Meglio i padroni di casa dopo il pareggio. Al 21’ in due occasioni ancora il numero 59 in rete precedentemente, va ad un passo dal raddoppio per ben due volte: prima non aggancia bene l’assist ancora di Rybus, si coordina male l’autore dell’1-1, quindi sull’imbeccata dì stavolta di Zhemaletdinov, di testa manda la palla di pochissimo alta sopra la traversa. Gara aperta, con gran giocata di Higuain, che al 33’ obbliga il portiere di casa ad una super parata con deviazione in angolo, per evitare il gol.
Nella ripresa (11’) Ronaldo ci prova calciando di prima intenzione con un destro secco, Guilherme dice no all’asso portoghese, deviando in calcio d’angolo mentre sullo stadio imperversa il maltempo. Nonostante questo tentativo, la squadra di Sarri soffre i russi, che al 33 (dopo una fase dove non accade nulla di importante) sfiorano la rete del 2-1 con Joao Mario, che trova la decisiva respinta Bonucci, arrivata dopo la prima conclusione calciata da Krychowiak. Chance importante Lokomotiv, praticamente a porta vuota. Al 45’ Pjanic si vede deviare il pallone in angolo, al termine di un’azione confusa davanti alla porta avversaria. Non è finita, perché al 47’ Douglas Costa sigla il gol della vittoria con battuta favolosa con la punta, dopo l’assist fatto arrivare da Higuian e di fatto certifica la qualificazione agli ottavi e lo spareggio per il primo posto nel girone nel prossimo turno, contro l’Atletico Madrid.
ATALANTA-MANCHESTER CITY 1-1. Comincia male anche la gara di ritorno per i bergamaschi (ancora al palo dopo tre giornate della fase a gironi), già battuti due settimane fa 5-1 in Inghilterra e reduci dallo 0-2 in casa con il Cagliari in campionato. Al 7’ l’undici Guardiola sblocca la sfida di San Siro con una sontuosa azione di con Bernardo Silva che imbecca Gabriel Jesus, il quale di tacco di prima libera in area Sterling che non lascia scampo a Gollini, superandolo con un destro preciso. Anche stasera la differenza in campo si vede. Gli inglesi vivono sul gol segnato a freddo, i nerazzurri invece appaiono ben lontani dalla squadra che due settimane fa comunque se la era giocata. Ottimo salvataggio di Hateboer che impedisce (alla mezz’ora) il raddoppio a Sterling innescato da De Bruyne a pochi passi dalla porta. Grande parata di Gollini al 35’ sul tiro mancino fatto partire da Mahrez, servito però Gabriel Jesus in posizione di fuorigioco.. Tre minuti dopo Toloi atterra Sterling, con l’arbitro bielorusso Kulbakok che indica il dischetto, ma poi cambia la decisione (su segnalazione del Var) concedendo una punizione. Il rigore arriva invece sul braccio alto in area di Ilicic al 42’. Dagli undici metri però Gabriel Jesus calcia malissimo, mandando il pallone ampiamente sul fondo.
Al 3’ della ripresa Ilicic si presenta in area posizione favorevole, ma spreca una buona occasione. Non così fa Pasaljc un minuto dopo, quando di testa batte Bravo (subentrato a Ederson alle prese con un problema muscolare), sul grande assist di Gomez e la dormita in area della coppia composta da Mendy e Fernandinho. Che al 17’ imbecca Djmsiti, che va ad un passo dal clamoroso 2-1 col l’occasione destinata al primo palo. Al 10’ dalla fine City in dieci per l’espulsione giusta di Bravo per un’uscita alla disperata di Bravo su Ilicic. In porta ci va Walker che prende il posto di Mahrez dopo ben sei minuti di incredibile attesa. La punizione di Malinovskyi (entrato al posto di Freuler) viene controllata in modo non preciso dall’improvvisato portiere. Sette i minuti concessi dal direttore di gara, ovvero quanto perso dall’espulsione di Bravo e l’ingresso di Walker. In campo anche Muriel per Castagne: Gasperini crede nell’impresa della vittoria, ma il match termina 1-1 con il primo storico punto in Champions per l’Atalanta.