I rossoblù reduci dalla prima vittoria stagionale in casa contro la Sampdoria giocano bene, colpiscono un palo ma pagano care le rete subite dai toscani
EMPOLI: Saro, Donati, Ricchi, Ricci, Matteucci, Canestrelli, Perretta, Zelenkovs, Cvancara (37’ st Cvancara), Montaperto (33 ‘ Viligardi), Bozhanaj (38’ st Balde Bubacar). A disp.: Vicoli, Lattanzi, Folino, Curto, Gianneschi, Milani, Sidibe, Belardinelli. All: Zauli
CAGLIARI: Daga, Koudio, Porru, Boccia, Marongiu, Carboni, Lella, Marigosu (33’ st (78′ Kanyamuna), Verde, Lombardi, Cannas (17′ st Contini). A disp: Carras, Peressutti, Cadili, Albini, Camarà, Dore. All: Canzi.
ARBITRO: Kumara di Verona
RETI: 8’ st 53′ Cvancara , 40’ st Bertolini
AMMONITI: Cvancara
La Primavera di Max Canzi cade 2-0 sul campo dell’Empoli, interrompendo una serie positiva e di fatto dice quasi addio alla chance play-off, mentre deve guardarsi alle spalle. Eppure il match ha visto i rossoblù propositivi fin dal via, con Verde a creare pericolo al 4’ di testa. Al 23’ ghiotta occasione non sfruttata dallo stesso attaccante: tiro dal limite che sbatte sul palo e grazia l’Empoli. Col passare dei minuti le due squadre lottano prevalentemente a centrocampo e il risultato non cambia, con le due squadre sullo 0-0 dopo 46’ di gioco. Nella ripresa la squadra di casa alza il ritmo creando difficoltà al Cagliari, che al 5’ vede Daga salvare la rete sul colpo di testa da parte di Cvancara, il quale tre minuti dopo non fallisce il bersaglio, insaccando la sfera sulla respinta del portiere del Cagliari sulla botta su punizione di Zelenkovs.
I rossoblù accusano il colpo e al 10’ Daga dice no al 2-0 con uno strepitoso intervento su Montaperto, Al 17’ Canzi inserisce Contini al posto di Cannas per cercare maggiore vivacità al gioco, ma sono i toscani a fare la gara, proponendosi verso la porta avversaria e realizzando il raddoppio al 40’ con Bertolini (entrato in campo tre minuti prima al posto di Cvancara)bravo a farsi trovare in area al momento giusto e insaccare il pallone col destro. Per il Cagliari un sabato da dimenticare.