Sul centrocampista e sul portiere del Cagliari Mancini ha espresso parole importanti. Tra Nations League e qualificazioni a Euro 2020 troveranno spazio
Come accaduto circa un anno fa con Giampiero Ventura, anche stavolta la convocazione di Nicolò Barella non ha portato il gioiellino del Cagliari a esordire nella nazionale maggiore. Ma tra le due chiamate c’è grande differenza. Infatti, se quella dell’ex tecnico era stata sporadica, questa effettuata da Roberto Mancini è figlia di un’accurata scelta da parte del CT di Jesi che ha creato un gruppo di 31 giocatori, fulcro di una nazionale maggiore, ripartita da zero dopo l’esclusione dalla fase finale del mondiale di Russia, andato in archivio a metà luglio con la vittoria della Francia, dove Barella e Cragno sono all’interno di, che sta partecipando alla neonata Nations League e successivamente alle qualificazioni all’europeo del 2020.
FUTURO. Per entrambi Roberto Mancini ha speso parole importanti. Barella infatti aspetta il suo momento, che presto arriverà anche perché ha un’età dove può solo migliorare da vari punti di vista, non solo in campo. Il portiere di Fiesole, nonostante commissario tecnico affermi che non ci sono gerarchie tra i pali, al momento è dietro Donnarumma, Perin e Sirigu. Ovviamente la continuità con la maglia del Cagliari può solo aiutarlo, anche perché l’ex collega del Genoa (oggi alla Juventus) Perin, sarà ancora il vice Szczesny. Intanto Cragno se la può godere: lui è in nazionale, altri suoi colleghi no.