Oltre alla battaglia per le trasmissioni delle partite di Serie A per satellite e digitale terrestre c’è interesse anche per le dirette web
Il gruppo Perform punta a trasmettere le gare della massima serie attraverso lo streming. Infatti, come riporta calcioefinanza.it, l’azienda sta cercando di avviare l’operatività di Dazn Italy, che prevede una decina di figure professionali, che vanno dal responsabile dei contenuti al coordinatore dei social media, passando dall’account manager per la sede di Milano al direttore editoriale.
Ovviamente i ruoli più delicati (da alcuni giorni è partita ufficialmente la selezione) sono quelli di responsabile della strategia per il mercato italiano, di direttore della piattaforma streaming, di football channel manager, ovvero il business centrale per Perform e Dazn e, infine, del professionista che si occuperà dell’acquisizione e della gestione dei diritti televisivi.
UN APPOGGIO PER SKY? Sempre secondo il portale di informazione finanziaria, rispetto alla vendita dei diritti tv per le trasmissioni su satellite e digitale terreste, il meccanismo dell’asta procederebbe per cessione di pacchetti e non per piattaforme, garantendo comunque maggior esclusività rispetto al passato.
Che di fatto è proprio la formula che piace di più a Sky, che si è detta sempre pronta, mettendo sul piatto tra i 750 e gli 800 milioni. Va però scritto che il problema è che la legge Melandri segue la regola del no-singlebuyer-rule (ovvero nessun soggetto può avere l’esclusiva di tutti i pacchetti televisivi offerti relativi alle dirette dei match), con la pay tv guidata in Italia da Andrea Zappia, che quindi non può fare l’en plein, ma potrebbe concentrarsi sui diritti per il satellite, il digitale terrestre e magari pure per l’iptv, visto che da metà 2019 entrerà a regime l’accordo strategico con Open Fiber per dare vita a un’offerta definita triple play.