Una macchia indelebile, datata lunedì 13 novembre 2017 e chiamata fallimento. Proprio lì dove tutti gli allenatori vorrebbero sedersi, sulla panchina della Nazionale. Allenatore degli allenatori. Gian Piero Ventura, ahimè, si è ieri macchiato di un incredibile insuccesso che ne segnerà la carriera e lo accompagnerà per tutta la vita.
Ventura verrà ricordato per aver fallito una qualificazione ai mondiali, una disfatta che l’ultima volta era datata 1958. A Cagliari, tuttavia, i suoi ricordi saranno agrodolci.
La sua carriera da allenatore comincia con la squadra in cui è cresciuto anche da calciatore: alla Sampdoria è prima allenatore delle giovanili, poi vice della prima squadra. Poi Albenga, Rapallo, Entella Bacezza, Spezia, Cantese e la prima grande esperienza alla Pistoiese. E ancora in giro per l’Italia sulle panchine di Giarre e Venezia (dapprima come vice), fino al miracolo a Lecce: con la guida di Ventura i salentini salgono dalla C1 alla B e dalla B alla A.
Nel frattempo il Cagliari affrontava la delusione della retrocessione in B del 1997, a seguito del tragico spareggio di Napoli contro il Piacenza. Massimo Cellino non si lascia sfuggire l’occasione e lo chiama per riportare in Serie A il Cagliari. Missione compiuta già al primo anno (3° posto) grazie ai gol di Roberto Muzzi. Il secondo in rossoblù è quello dell’esordio del tecnico genovese in A, in cui raggiunge una salvezza tranquilla con un campionato da 11 vittorie, 8 pareggi, 15 sconfitte e dodicesimo posto in classifica, con cui terminerà la sua prima esperienza a Cagliari.
Dopo le avventure con Sampdoria e Udinese, non altrettante ricche di soddisfazioni, Ventura nel 2002 torna al Cagliari, nel frattempo sprofondato nuovamente in B e dove prende il posto dell’esonerato Nedo Sonetti. Dopo una stagione di transizione in cui i rossoblù terminano all’ottavo posto, in Sardegna nel 2003-2004 arrivano Gianfranco Zola e Gianluca Festa, che guideranno il Cagliari alla promozione in A. Senza Ventura però, esonerato alla sedicesima giornata quando i sardi si trovavano all’ottavo posto in classifica.
Napoli, Messina e Verona sono esperienze non fortunatissime, ma Ventura si riprende al Pisa e poi definitivamente con il Bari, che nella stagione 2009-2010 sarà portato dall’ex Cagliari al record di punti in A (50). Le difficoltà del secondo anno (e le conseguenti dimissioni) non gli impediscono di guadagnare la fiducia di Urbano Cairo, che lo sceglie per il suo Torino. Ventura guiderà i granata per cinque anni, raggiungendo prima la promozione in A, poi la salvezza e la qualificazione in Europa League, dove arriverà fino agli ottavi.
Ieri, una sconfitta negli spareggi mondiali che ne macchierà la carriera, cominciata a nel palcoscenico della A proprio a Cagliari, dove i ricordi saranno sempre agrodolci verso il ct.