Il Metronomo bresciano si è fermato. All’alba delle 38 primavere l’ex play maker che ha fatto le fortune di Inter, Milan e soprattutto Juventus, ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo.
Tanti trofei vinti, ma soprattutto tanta la stima nei suoi confronti da parte dell’intero popolo sportivo nazionale e non; inventore della maledetta, un calcio di punizione ad effetto la cui peculiarità era l’improvviso cambio di direzione del pallone.
Forse in pochi lo ricorderanno, ma Pirlo fu vicino a vestire la casacca del Cagliari nel lontano 1999: dopo la partenza di Roberto Muzzi, l’allora patron rossoblù Massimo Cellino cercava elementi in grado di alzare l’asticella della squadra e parlò con il collega dell’Inter Massimo Moratti, detentore del cartellino del giocatore che all’epoca giocava come trequartista.
L’idea di un prestito per far crescere il suo gioiellino piacque al presidente nerazzurro, tant’è vero che l’edizione de Il Corriere dello Sport-Stadio riportò in prima pagina “Pirlo al Cagliari!”.
Alla fine, però, l’affare non si concluse ed il presidente del Cagliari “ripiegò” su Domenico Morfeo che sbarcò a Cagliari assieme al rientrante Luis Ayrton Oliveira.