Ha iniziato la stagione come meglio non poteva: 2 gol (uno bellissimo al Pisa) in 3 partite di campionato; 2 gol in 2 apparizioni nella Coppa Italia di Serie C. L’Olbia ormai è diventata casa sua e anche un genio e sregolatezza come Daniele Ragatzu ormai si può definire maturo.
In una lunga e bella intervista a L’Unione Sarda l’attaccante dell’Olbia parla del presente e di come voglia lasciarsi alle spalle quel passato fatto di occasioni sprecate, qualcuna per infortunio (Rimini), molte altre (la Serie A con il Cagliari, 32 presenze e 4 gol dal 2008 al 2011) per una condotta che con la vita da atleta aveva ben poco a che fare: “Ora sto bene e spero di continuare a segnare. Devo tutto alla società e ai compagni. Passato? Non ho rimpianti, non è nel mio carattere. Voglio costruirmi il futuro facendo parlare il campo. È l’unico modo che conosco”.
Adesso è arrivata la maturità: “Il divertimento continua a piacermi. Ma ora è più sano in assoluto: devo ringraziare mio padre perché mi ha seguito e continua a farlo. Voglio sdebitarmi regalandogli tante soddisfazioni: se sto andando avanti nel calcio è solo grazie a lui”.
“Sarà il mio anno? Ci credo e ci spero. Mereu (l’allenatore dell’Olbia, ndr) sa capirmi. Il gruppo è una vera famiglia: Marco Piredda e Francesco Pisano (altro ex Cagliari, ndr) sono amici prima che compagni e quest’ultimo se la sta cavando benissimo come capitano. Obbiettivi? Prima ci salviamo meglio è”.
Inevitabile però un ritorno a quel passato in cui Ragatzu è davvero sembrato un talento cristallino pronto a esplodere con la maglia rossoblù, salvo poi svanire come una bolla di sapone. Eppure Allegri lo aveva incoronato: “Non cediamolo, Ragatzu è un fenomeno”. “Risentendo quella frase – risponde l’attaccante dell’Olbia – posso solo sentirmi onorato di aver avuto Allegri come allenatore. Certamente l’ambizione è quella di migliorarmi: non mi accontento mai”.
E se arrivasse la proposta proprio del Cagliari? “Il richiamo sarebbe fortissimo, certo. Ma quest’anno ho ricevuto proposte per me vantaggioso e le ho rifiutate perché credo in questo progetto. Anche ora se arrivassero proposte dalla A le rifiuterei. Il mio futuro, per ora, è Olbia“.